NUOVA TRUFFA CONTACTLESS: COME I TRUFFATORI RUBANO SOLDI ATTRAVERSO GLI SMARTPHONE.
Negli ultimi tempi, i pagamenti contactless sono diventati sempre più diffusi in Italia, ma purtroppo anche i truffatori si sono adeguati alle nuove tecnologie, imparando a rubare usando questo metodo. È quindi fondamentale prestare attenzione quando si è in giro per evitare di diventare vittime di questa nuova forma di truffa.
Una truffa silenziosa si sta diffondendo in tutta Italia grazie alla possibilità di fare pagamenti contactless. Oggi le persone non girano più con grosse somme di denaro in contanti, il che ha portato anche i ladri a “aggiornare” le proprie tecniche e ad utilizzare strumenti in grado di prelevare denaro dalle borse delle persone avvicinandoli molto allo strumento.
Questo tipo di delitto si verifica solitamente in luoghi affollati, come discoteche o piazze durante le ore serali e all’aperitivo. Ma come è possibile tutto ciò? Molti non sono ancora a conoscenza del funzionamento di queste nuove tecnologie e non sanno nemmeno come difendersi. È quindi importante prendere il tempo di informarsi adeguatamente su questa questione.
La tecnologia RFID (Radio-Frequency Identification) esiste da diversi decenni ed è stata sviluppata per scopi civili basandosi sul sistema militare a radiofrequenza di Identification Friend or Foe. Negli anni ’90, questa tecnologia ha iniziato ad essere utilizzata quotidianamente.
Per spiegare in modo semplice, si può fare riferimento ai badge di accesso al lavoro che funzionano tramite la tecnologia RFID. Basta avvicinare il badge al sensore senza dover inserire alcun codice. Da questa tecnologia deriva lo standard NFC (Near Field Communication) che si trova sempre più spesso sugli smartphone.
Se hai un telefono cellulare all’avanguardia, probabilmente è dotato di questa tecnologia NFC e avrai notato la sigla nelle impostazioni senza averla mai utilizzata. La tecnologia NFC fornisce connettività wireless bidirezionale a corto raggio, fino a un massimo di 10 cm, con una velocità di trasmissione di circa 424 kbps. Questo consente ai pagamenti contactless di essere effettuati anche tramite smartphone. Basta registrare la carta di credito sul telefono e al momento del pagamento, basta avvicinare il telefono come si farebbe con una carta di credito.
Con le nuove truffe, i truffatori avvicinano un POS portatile alla tasca di ignari passanti e sottraggono un importo inferiore a una certa soglia. Il problema è che se in passato questa soglia era limitata a 25 euro, ora è salita a 50 euro. Inoltre, alcune carte di credito non inviano immediatamente una notifica di avvenuta transazione, rendendo difficile accorgersi di una piccola somma rubata. È probabile che nei giorni successivi nemmeno ci si chieda come siano stati utilizzati quei soldi.
La buona notizia è che esistono vari modi per proteggersi da questo tipo di truffe. Una soluzione è foderare il portatessere con fogli di alluminio che impediscono la trasmissione dei dati. Inoltre, ci sono portafogli dotati di blocco RFID. Per quanto riguarda il telefono, è consigliabile bloccare direttamente i pagamenti contactless senza conferma tramite l’applicazione (ad esempio, su iPhone si può attivare il blocco tramite riconoscimento facciale). Nella maggior parte dei casi, il furto avviene tra il POS e la carta, e non tra il POS e lo smartphone, perché la maggior parte degli smartphone richiedono sempre un sblocco per il pagamento tramite Google Pay o Apple Pay.
Pertanto, ricordate di prestare attenzione ai vostri soldi quando siete in giro e adottate le necessarie precauzioni per proteggervi da questa nuova forma di truffa. Informatevi adeguatamente e prendete le misure di sicurezza necessarie per evitare di diventare vittime di questa truffa contactless.
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