I furti di auto in Italia sono in forte aumento, e non importa il marchio o il modello: tutti sono a rischio. La strategia e le tecniche utilizzate dai ladri si sono evolute, diventando sempre più tecnologiche e sofisticate.
Le nuove vulnerabilità riscontrate nell’elettronica dei veicoli hanno dato un vantaggio ai malviventi. Prima, per rubare un’auto, era necessario essere abili scassinatori. Oggi, invece, sono richieste competenze nel campo dell’hacking informatico. Gli hacker sono in grado di mettere a soqquadro l’intero sistema elettronico dell’auto, simulando le funzioni della chiave digitale.
Grazie a queste tecnologie di hacking, rubare un veicolo aggirando tutti i sistemi di immobilizzazione del motore è diventato un lavoro che si fa al computer. Questo ha permesso un aumento esponenziale dei furti di successo.
Secondo uno studio condotto da LoJack, nel 2022 sono stati rubati oltre 123.000 veicoli in Italia, un aumento del 18% rispetto all’anno precedente, equivalenti a circa 330 furti al giorno. I dati sono stati raccolti dal Ministero dell’Interno e incrociati con l’analisi nazionale e internazionale del fenomeno.
Crisi dei semiconduttori e aumento del furto di auto: la corsa ai componenti automobilistici sul mercato nero
Il furto di auto è in aumento anche a causa della richiesta di materie prime sul mercato internazionale, a causa della crisi dei semiconduttori che ha colpito il settore. La mancanza di componenti di ricambio, come cerchi, catalizzatori, fari e batterie dei veicoli elettrici, ha reso la componentistica automobilistica un obiettivo ancora più ambito per i ladri. Ad eccezione dei SUV, che sono particolarmente richiesti nel contrabbando, i ladri sono interessati più alla componentistica che all’intera auto.
Secondo LoJack, i SUV rappresentano il 50% delle auto rubate in Italia. Questo perché possono essere venduti sul mercato nero dell’Est Europa o del Nord Africa. I modelli più rubati sono la Nissan Qashqai, la Land Rover Evoque, l’Hyundai Tucson e la Toyota RAV4.
Nella classifica delle auto più rubate, in testa troviamo la Fiat Panda, seguita dalla Toyota RAV4, la Fiat 500 e 500X e la Jeep Compass. Fiat, Toyota, BMW, Peugeot e Land Rover sono i marchi più a rischio. Le regioni più colpite sono la Campania, il Lazio, la Puglia, la Sicilia e la Lombardia.
Purtroppo, nella maggior parte dei casi, le auto rubate scompaiono senza lasciare traccia. Il tasso di recupero si attesta solo al 40%. Lo scorso anno, LoJack ha contribuito al recupero di circa 2.250 veicoli per un valore complessivo di oltre 106 milioni di euro.
La situazione dei furti di auto in Italia è estremamente preoccupante. I ladri si sono evoluti e utilizzano tecniche sempre più sofisticate. Per proteggere la propria auto, è fondamentale essere consapevoli di questi rischi e adottare misure di sicurezza adeguate.